In un’epoca dominata dall’intelligenza artificiale e dalla virtualità, Michele Ganz ci riporta al nucleo fondamentale della cura: la relazione umana. L’autore esplora con profondità il concetto greco di “Anamnesis”, non solo come riscoperta di sé, ma anche come pratica di ascolto empatico nel contesto medico. Fornendo testimonianze toccanti e riflessioni illuminanti, il libro ci guida in un percorso di comprensione e compassione verso noi stessi e gli altri. Ganz ci mostra come l’ascolto attivo non sia solo uno strumento diagnostico, ma un atto di umanità che stimola comfort e guarigione. Anamnesis è un’opera coraggiosa che sfida il paradigma tecnologico, sottolineando l’importanza dell’alleanza terapeutica tra dottore, paziente e familiare. Indirizzato sia ai giovani medici in formazione che al pubblico interessato alle scienze della salute, questo saggio offre un’analisi ricca e vitale delle paure e delle sofferenze legate alla malattia. Attraverso le esperienze personali e professionali riportate, raccolte in diverse parti del mondo, l’autore mette in luce gli aspetti cruciali e gli ideali etici che dovrebbero guidare la pratica medica. Con una prosa coinvolgente e autorevole, Michele Ganz ci ricorda che l’essenza della medicina risiede nell’umanità e nell’empatia, elementi indispensabili per un autentico e duraturo benessere fisico e mentale.
Mi chiamo Michele Ganz e sono attualmente uno studente al quinto anno di Medicina e Chirurgia presso l’Humanitas University di Milano, con un forte interesse nell’ambito della chirurgia ortopedica. Attualmente, conduco ricerca presso la Yale University School of Medicine, dipartimento di ortopedia, negli Stati Uniti, concentrandomi sugli aspetti comunicativi tra paziente e medico curante, nonché sulle esperienze dei pazienti e sul loro approccio al colloquio con il medico e al risultato della terapia, il tutto con impatto sull’outcome generale della salute del paziente.
Nel 2021 ho conseguito un Bachelor in Science presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia. Sono anche il fondatore di We Still Alive (WESA), un’organizzazione benefica digitale che ha ricevuto il prestigioso Algernon Brachere Jackson Student Award al Jefferson Gala 2021. Attraverso collaborazioni con organizzazioni non-profit locali, abbiamo realizzato progetti per fornire accesso all’acqua pulita in Kenya e nella Repubblica Democratica del Congo nel 2022 e 2023.
Attualmente, insieme ad alcuni studenti della Yale School of Medicine, stiamo lavorando allo sviluppo di Anamnesis.life come start-up digitale. Su www.anamnesis.life, il nostro obiettivo è migliorare l’accesso dei pazienti a consultazioni mediche online affidabili e creare una piattaforma dove possano condividere liberamente le loro paure e difficoltà riguardo alle cure, alle malattie e a tutti quei disturbi di salute che riducono la qualità della vita.
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