Due viaggi paralleli.
Uno ai quattro angoli della Terra; l’altro nell’intimità di una donna. Uno in azione, in movimento; l’altro immobile, in attesa.
La ricerca d’identità della protagonista ci accompagna attraverso le tappe di una vita piena di avventure. Ci racconta delle sue ribellioni, dei suoi sogni, dei suoi dubbi e dei suoi successi. Una ragazza e poi una donna che s’interroga, a volte con violenza, a volte con dolcezza. Una creatura che cerca con sincerità, che accetta di perdersi, di sbagliarsi.
L’affresco umano che si svela pagina dopo pagina, ci connette con il nostro essere più profondo.
Pagine che mettono a nudo la complessità e il paradosso dei nostri sentimenti. Che ci fanno amare le nostre ferite, perché sono le cicatrici a spingerci più lontano, verso il silenzio. Una danza tra il passato e il presente, fino a quando il tempo si ferma.
Da una corsa forsennata attraverso il globo alla contemplazione. Posare le valigie e agognare ben più della semplice sedentarietà. Un atto di coraggio che spinge a un faccia a faccia con se stessi. Con questo libro ci si imbarca in un’autobiografia che assume i tratti di diario di viaggio, di diario del cuore. Teatrale, poetico. Una storia, una storia vera.
Claudia Bider è nata a Manila (Filippine) nel 1977. Di nazionalità svizzera, ha passato gli anni dell’infanzia nel Vallese (regione francofona della Svizzera) dove ha conseguito la maturità linguistica. A ventun anni ha deciso di dedicarsi allo studio della salute. Dopo essersi laureata in medicina tradizionale cinese in Australia, ha proseguito gli studi a Ginevra per diventare ostetrica. La sua scelta di esercitare la libera professione le ha permesso fin da subito di lavorare per lunghi periodi all’estero e di dedicare tempo alle sue passioni: la lettura, la scrittura, il teatro, i viaggi, lo yoga e la meditazione. Nel 2016 si è trasferita ad Aosta dove ha cominciato a scrivere il suo primo romanzo.
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