Gli argomenti trattati in questo volume fanno riflettere su particolari categorie di persone sofferenti, non solo quelle affette da patologie di vario tipo, ma anche i disperati di quest’epoca moderna: gli immigrati e i lavoratori in nero, bambini e adulti, vittime che, obbligate dalla necessità di una vita migliore, sono costrette all’umiliazione, senza arrendersi però mai e costantemente alla ricerca della possibilità di emergere, nonostante la loro situazione lavorativa drammatica: «Ho cercato di “sfaccettare” – ci dice l’autrice – nei minimi particolari la situazione dei migranti che arrivano presso le nostre coste; loro rappresentano per noi un “punto di riferimento” per la forza lavoro, un sostegno alla nostra economia, per cui deve esistere “un’integrazione possibile”, in casa nostra, non solo una migliore accoglienza e maggiore fiducia nelle loro possibilità».
Maria Paola Sozio (1950), dopo la laurea in Architettura e un’esperienza come insegnante di Educazione Artistica, si è interessata al settore medico-assistenziale, conseguendo diversi diplomi e ampliando le sue conoscenze in materia, dedicandosi anche alla pubblicazione di diversi volumi.
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