I souvenir sono ciò che riportiamo da un viaggio, a testimonianza perpetua dell’esperienza vissuta. In quei piccoli oggetti racchiudiamo una serie infinita di ricordi e sensazioni. Queste pagine svolgono la stessa funzione: fermare su carta pensieri, attimi e sensazioni che ci sfuggono tra le dita, per renderli eterni. Ogni racconto è un pezzo di noi, un’emozione che abbiamo provato e a cui potremo sempre tornare.
Giulia Cecchi (1989) vive a Pisa e ama i voli pindarici, il buon cibo e le parole che arrivano nei momenti più impensati. Chiacchierona ma amante del silenzio. Estroversa per natura eppure incline alle riflessioni profonde.
Crede nel potere delle sfumature, nei dettagli che spesso passano inosservati, nelle pause che danno respiro alle frasi e nella bellezza delle cose semplici. Osserva, ascolta, lascia spazio al non detto. Vive di contrasti, di momenti che si rincorrono tra leggerezza e malinconia, tra il bisogno di stare in mezzo alla gente e la voglia di perdersi nei propri pensieri. Non ha mai imparato a stare ferma, né con il corpo né con la mente, e forse è proprio questo il suo modo di sentirsi viva. Questa raccolta è nata così, senza uno scopo preciso, se non quello di fermare attimi, pensieri sparsi, frammenti di una quotidianità che a volte consola, a volte scuote, ma che sempre, in qualche modo, resta.
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