Aroma di chai, di Marianna Giromini, si presenta come una delicata e profonda esplorazione delle dinamiche emotive in una relazione complessa, intrecciando culture e identità in un racconto che sa di sfide e desideri inappagati. La narrazione si distingue per la sua capacità di evocare un’atmosfera densa di emozioni, dove le parole non dette e i gesti trattenuti parlano più forte di qualsiasi dialogo esplicito.
I protagonisti sono portatori di storie individuali che si intrecciano in un contesto culturale ricco e variegato, oscillando tra l’India, l’Australia e l’Italia. Questa cornice geografica non è solo uno sfondo, ma diventa parte integrante della loro relazione, influenzando le loro aspettative e i comportamenti. La narrazione riesce a catturare la tensione tra desiderio e realtà: lei ha la sensazione di essere sommersa da un amore che però sembra sfuggirle, ma la natura misurata di lui crea allontanamento e tensione.
L’autrice affronta anche il tema degli schemi comportamentali legati ai retaggi culturali, mostrando come questi possano influenzare profondamente gli animi e le relazioni. La scrittura, ricca di immagini evocative e sensazioni, rende il lettore partecipe delle esperienze dei protagonisti, dei loro sogni e delle loro frustrazioni. Questa storia d’amore meravigliosa si trasforma in un viaggio emotivo che lascia un segno profondo: l’incisività dei passi di Marie e Niraj.
Nata nel 1985 a Borgomanero, in Piemonte, si laurea in Lingue Straniere Moderne e poco dopo parte per l’estero, dove si trattiene per undici anni tra l’Australia e la Germania. La lontananza da casa la porterà a un percorso di crescita e maturazione, e il suo rientro in patria sarà l’occasione per raccogliere le fila di quell’avventura e dare voce alle emozioni più profonde.
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