Dare voce agli “ultimi” attraverso le loro storie è un compito arduo. Maria Casciano, avendo condiviso momenti indimenticabili con loro all’interno della Casa Alloggio in cui lavorava, è riuscita a raccogliere testimonianze veramente particolari. Ognuno di loro, all’interno della collettività, ha rappresentato un piccolo cosmo, un piccolo sole a sé stante che ha saputo donare a Maria luce e calore.
La condivisione degli spazi comuni della Casa è stata determinante per relazionarsi con loro e addentrarsi nella loro esistenza, caratterizzata dalla monotonia di un quotidiano segnato dalle conseguenze di una vita sregolata. Uomini e donne che, come nespole tra la paglia, hanno cercato di maturare e riprendere in mano la propria vita, nonostante le pericolose tentazioni, provando a ripartire. Quanti Fabio, Marta, Antonella, Alessandro… stanno ancora cercando di riemergere? Maria non li ha dimenticati; da allora, il suo cuore batte anche per loro.
Il nespolo, di Maria Casciano: un libro che dà voce a chi spesso non ne ha.
Maria Casciano è laureata in Filosofia e Comunicazione all’università del Piemonte Orientale – “Amedeo Avogadro” di Vercelli. Tra il 2015 e il 2018 ha collaborato come autrice per la testata giornalistica “Stampa Diocesana Novarese”. Ama definirsi una “ricercatrice di storie” per il suo percorso, che da oltre dieci anni si concentra sul disagio e sull’emarginazione, operando prima con il Servizio Civile Nazionale presso la Caritas della Diocesi di Novara e, successivamente, in una Casa-Alloggio per persone affette da dipendenze e patologie croniche. Scrivere per raccontare e far conoscere è la sua passione.
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