C’è qualcosa di molto profondo nei versi di Martina Brentel, o meglio c’è un viaggio verso la propria profondità che utilizza la poesia per riportare in superficie questo mondo sommerso. Del resto, il titolo di questa silloge è più che mai esplicito: Sogni. Fantasie. Illusioni infatti, allude immediatamente a immagini custodite nel proprio Io, anzi ancor più nel proprio cuore, nella propria anima. Verrebbe, con ciò, quasi automatico pensare a una celebre frase che William Shakespeare, ne La Tempesta, fa pronunciare al protagonista Prospero: «Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni». Ecco, parafrasando, potremmo dire che di questa stessa sostanza sono fatte le poesie di Martina Brentel. (Dalla prefazione).
Martina Brentel è nata a Trento, ma cresciuta a Belluno. Ha frequentato il liceo linguistico e ora sta studiando filosofia presso l’Università di Trento.
Ama scrivere, soprattutto poesie, alle quali si dedica nel tempo libero da più di tre anni.
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