Il chirurgo di Lipari è un romanzo che si dipana tra le suggestive isole Eolie, portando il lettore a immergersi in un mix ricco di emozioni, storia e tradizioni. La figura centrale, quella di Tonio Hopkins, un medico pediatrico originario di Baltimora, è emblematicamente tratteggiata: un uomo che riveste un ruolo carismatico, portatore di un bagaglio di sofferenza e nostalgia, che si scontra con il dolore della perdita, con l’assenza.
La prosa di Scuto è densa ed evocativa, capace di trasmettere le sfumature del tumulto interiore di Tonio, che cerca di riconnettersi alle sue radici e al passato dei suoi avi. È un viaggio fisico e psichico, in cui il protagonista non solo percorre le strade di Quattropani, ma esplora anche le pieghe più profonde della sua anima. Le descrizioni dell’isola, un tempo prospera ma ora arida e imprevedibile, rispecchiano l’assenza di vitalità nella vita del protagonista, rafforzando il contrasto tra il presente e i ricordi di un passato più luminoso.
Scuto riesce a intrecciare la narrazione con temi come le faide, le vendette e le maledizioni che costellano l’isola, offrendo al lettore uno spaccato di una cultura ricca di leggende e tradizioni popolari. Questo sfondo contribuisce a creare un’atmosfera magica, dove la medicina e la magia si sfiorano, gonfiando la trama di tensione e mistero.
Dario Nicola Scuto è siciliano, nato ad Acitrezza in vista dei celebri Faraglioni. Ha intrapreso fin da giovane una carriera nel turismo, culminata con l’apertura di un’agenzia di viaggi, specializzandosi in seguito nel trasporto aereo. Scrive per passione, sebbene abbia iniziato per… amore: il suo primo libro, infatti, nasce nel 2016 come dono di nozze alla moglie, offerto agli invitati durante il ricevimento. Instancabile giramondo, è dai viaggi che trae principalmente l’ispirazione per le sue storie.
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