Quando Giada conosce Giulio, lui è in vacanza sul lago di Garda con la famiglia e alloggia nel residence gestito dai genitori di lei. Giada ha quindici anni e Giulio dieci e i due si prendono subito in simpatia. La famiglia di Giulio appare, agli occhi di Giada, come la famiglia perfetta: papà Sandro, anche se poco presente e a volte un po’ burbero, è un buon uomo; mamma Maria è dolce e presente; nonna Anna è un’anziana signora ancora arzilla ed elegante; zio Giordano è divertente, affabile e raffinato; e il fratello di Giulio, Antonio, di dieci anni più grande, è bello e sfrontato e incredibilmente legato al piccolo. Per molti anni Giada e Giulio s’incontrano al residence e trascorrono del tempo insieme, dando vita a una bella e forte amicizia, fatta di spensieratezza ma anche di momenti di grande condivisione. Sembra un idillio destinato a durare, fino a che la tragedia si abbatte sulla famiglia di Giulio e la trascina in un vortice di sofferenza, bugie e nefandezze da cui sembra impossibile uscire.
Julia Amelia Righettini, nata Salò a luglio del 1974, vive la sua infanzia in un paesino limitrofo alla cittadina salodiana fino alla Laurea all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, in Lingue e Letterature Straniere, indirizzo economico-manageriale. Sin da ragazzina amava riportare sui suoi diari le sue giornate e il suo vissuto. Innamorata dei luoghi della sua nascita, riporta in questo romanzo storie di sentimenti e persone che hanno contribuito a rendere unica e speciale la sua crescita umana. L’amore muove tutto il romanzo, sia i lati neri e violenti che quelli dolci e sensibili.
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