«Pensavi di esserti preso il mio cervello, ma non ti accorgevi che io mi ero preso la tua vita»
Si può nascondere un accurato trattato di filosofia in un romanzo che scivola via leggero come il vento? Se lo scrive Fabio Bozza, la risposta è sì. Ma se volete la filosofia, dovrete cercarla con attenzione. Non sarà faticoso, vi basterà immedesimarvi nelle persone che, in queste pagine, ripetono spesso “Tu sei pazzo”. Ecco, questo sarà più che sufficiente. Se in quel momento riuscirete ad andare avanti, come se ascoltaste veramente le parole dei “pazzi” che vi parlano, allora si spalancherà davanti ai vostri occhi un gomitolo di strade possibili che vi farà venire le vertigini. C’è tanta di quella saggezza nelle follie che leggerete che basterebbe per tre o quattro vite. E quando vi capiterà di farvi qualche domanda, anche distrattamente, quello sarà il momento in cui la filosofia vi darà uno schiaffone. Dopodiché, tutta la vostra vita avrà un sapore diverso. E sentirete dentro di voi il desiderio quasi irresistibile di fare qualcosa di tremendamente idiota, male dettamente sconveniente… e assolutamente geniale.
Fabio Bozza nasce nel 1977 a Busto Arsizio (VA) da genitori di origini molisane. Ha vissuto da ragazzo a Campobasso, dove si è laureato in Economia all’Università del Molise. Per motivi di lavoro si trasferisce giovanissimo a Trieste, dove attualmente dimora insieme a sua moglie. Ha già pubblicato, sempre con il Gruppo Albatros, il romanzo “La Prima Lacrima”, menzione al merito al I° Concorso Internazionale “Salvatore Quasimodo” ed alla 4° edizione del Premio di Poesia e Narrativa “La Pania”.
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