Nel territorio friulano, il Conte Giustiniani possedeva diversi appezzamenti di terreno, in gran parte coltivati, affidati alla cura dei ceti più deboli del Friuli.
Stefano Boemo, figlio di uno dei mezzadri alle dipendenze del Conte, ambizioso e in cerca di un futuro migliore decide di emigrare e raggiungere l’America.
Dall’altra parte dell’oceano si fa subito notare nel suo lavoro all’acciaieria, riuscendo a ricoprire anche ruoli importanti tra gli immigrati irlandesi ostili. Ad aspettarlo in America, Stefano trova Nino De Colle, un compaesano ed ex seminarista insieme a Pre’ Pietro Massaro.
Proprio a Nino De Colle, tornato in Italia, Stefano si rivolgerà per l’acquisto di un mulino… ma la transazione non sarà così facile come sembra.
Giuseppe Bertoli è nato a Palazzolo dello Stella nel 1945, dove tutt’ora risiede assieme alla moglie Meri. Già da bambino si appassiona alla lettura dei pochi libri che circolano nelle modeste case del dopoguerra, passione che ha sempre tenuto viva prediligendo ora i romanzi moderni, ora i testi classici e storici, italiani e anche stranieri.
Dopo un breve periodo scolastico, interrompe gli studi per poi riprenderli e diplomarsi nel 1974 come perito elettronico all’Istituto tecnico “A. Malignani” di Udine frequentando i corsi serali.
Dopo aver lavorato per 40 anni nel comparto dell’energia elettrica, operando nei diversi settori della filiera, da quando è in pensione coltiva i suoi molteplici interessi: la scrittura, l’astronomia, l’insegnamento presso le “Università delle libere età” su tematiche energetiche.
Il mulino dei pioppi neri è il suo primo romanzo.
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