Riflessioni sulla condizione umana
Un manifesto funebre annuncia la morte di Busco Angelo Nicola, detto “Il filosofo”, avvenuta il giorno della Festa del Lavoro, il Primo Maggio 2023, a Turi, in provincia di Bari. Si apre con un espediente narrativo a effetto questo volume di Angelo Catucci, che diventa immediatamente un saggio. Infatti, nel tempo che trascorre tra la notizia della morte e la sepoltura, prendendo spunto dalle parole che si scambiano alcune persone giunte per l’ultimo saluto, l’autore ci accompagna in profonde riflessioni, nelle quali si mescolano vicende autobiografiche, che spaziano dall’etica alla politica, dalla religione alla letteratura, dalla filosofia alla sociologia, dalla storia alla pedagogia. Al centro resta sempre l’uomo, nel suo rapporto con gli altri e nella ricerca costante di una vita virtuosa che lo conduca verso una Verità superiore.
Nato a Turi (BA) nel 1942 da genitori analfabeti, viene dalla gavetta. Dalla fanciullezza alla maturità ha svolto vari mestieri: pastore, ortolano, contadino, venditore ambulante e… studente con i libri in prestito dagli amici!
Conseguito il diploma magistrale, ha frequentato la scuola alberghiera a Grado e ha lavorato come segretario e vice direttore nel Jolly Hotel a Iglesias. Praticante sportivo, ha fatto il calciatore e, negli anni 1954-1959, ha vinto numerose medaglie ai campionati studenteschi di atletica leggera del C.S.I. (Centro Sportivo Italiano).
Padre di tre figli, è stato maestro elementare, professore, collaboratore universitario presso la cattedra di Pedagogia e Filosofia (Università di Bari), dirigente nelle scuole secondarie e segretario di Partito politico a Putignano (Ba).
Appassionato studioso di discipline umanistiche, nel 2005 ha pubblicato il suo primo romanzo autobiografico, Il Treppizzo. Una piazza, un paese (Schena Editore). La sua carriera scolastica è stata coronata dal riconoscimento di numerosi meriti umani e professionali.
A fine carriera, nel 2011, è stato insignito dell’onorificienza di Cavaliere dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
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