Nella geografia culturale degli ultimi secoli i poeti e gli artisti possono provenire da qualsiasi attività lavorativa e dedicarsi all’arte come attività “altra”, in conformità alle proprie inclinazioni interiori: Cechov fu medico, Gadda ingegnere, Svevo impiegato in azienda. Giovanni Giudici, importante ma forse poco conosciuta figura sulla quale è incentrato il saggio di Elisa Lizzi, arriva all’attività artistica dopo l’esperienza alla Olivetti e la partecipazione al dibattito politico-culturale che si svolse sulla rivista «Menabò». I contesti affrontati dall’autore ligure costituiscono la base di partenza per la sua svolta poetica, nella quale indaga la difficile condizione dell’intellettuale nella seconda metà del Novecento. L’Autrice, attraversando la biografia di Giovanni Giudici, si concentra sul momento della svolta; la poesia nasce dal bisogno di Giudici di approfondire la propria identità nel mondo e quindi di adire un linguaggio “altro” da quello della comunicazione giornalistica. Il passaggio si svolge gradualmente: ai versi autobiografici, che mettono in mostra il disagio dell’intellettuale fantozziano e chapliniano, segue il rifugio nella “fortezza” chiostro, torre, notte oscura, esilio religioso e profetico.
Nata a Civitella del Tronto (Teramo), Elisa Lizzi si è laureata in Lettere Classiche presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Ha insegnato letteratura italiana e latina in un Liceo Scientifico di Padova. Ha coltivato interessi letterari e filosofici, dall’età greca a quella contemporanea. Ha scritto saggi su Riviste nazionali, come “Punto di vista” e “Lo Scorpione letterario” e attualmente su “Oceano News”. Presenta libri presso l’Associazione Abruzzese-Veneta con sede a Padova.
Ha pubblicato i seguenti saggi di critica letteraria presso l’Editrice Albatros: La celestialità della terra nell’opera di Anna Maria Ortese, La dimensione notturna in Antonio Tabucchi, La Storia, percorso nell’opera di Elsa Morante segnalato ai concorsi letterari di Latina e Rovigo, e i romanzi Con la festa nel cuore, segnalato al concorso letterario “Il giovane Holden”, e Al centro del mondo.
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