Malcom Powell è il sindaco di New York; quarantotto anni, forse il più giovane Primo Cittadino che la Grande Mela ricordi, affascinante afroamericano con una splendida moglie e un gruppo di validi collaboratori legati a lui da una forte amicizia, pronti a sostenerlo nella grande avventura in cui sta per buttarsi: la corsa alla Casa Bianca. Eppure su questo “miracolo americano”, per cui un uomo di colore, di religione Battista, riesce ad arrivare sul gradino più alto della democrazia più osannata dell’Occidente, cala un’ombra angosciante. Con un ritmo incalzante e avvincente Albert Danton, al suo primo romanzo, immagina un mondo non poi così diverso dal nostro, presentando suggestioni e paure da cui nessuno può essere immune in un Occidente sconvolto dalla paura del terrorismo islamico, dopo le stragi e le guerre degli ultimi dieci anni. Uno sguardo attento e critico sulla politica che conta, nei palazzi in cui si prendono le decisioni che cambiano la Storia, per un romanzo che non smette di stupire fino all’ultima pagina.
Albert Danton è Giuseppe Alberto Imbergamo, nato in Sicilia, sociologo e sessuologo; attualmente vive alle Seychelles. Il Presidente è il suo primo romanzo.
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