L’aver creduto in un rapporto privo di quel fondamentale rispetto che induce gli esseri umani ad avere profonda stima e fiducia tra loro, per Sandra è stato il motivo fondante di un viaggio alla ricerca della sua dimensione. Ripercorrere alcune tappe della sua vita e accarezzare i contorni di cicatrici indelebili è stato necessario per scendere all’interno del suo Io, in cui ristagna il dolore più acuto.
In un primo momento i suoi ricordi sembrano giacere tra sogno e realtà, gettati in un limbo, in cui ogni tentativo di risalita appare vano. Ma la forza di Sandra è notevole, è una donna che con molta difficoltà ha saputo affrontare il baratro della solitudine, il malessere fisico e psicologico, il duplice viaggio alla scoperta della sua essenza. Una sorta di Ulisse che nel vagare ha incontrato il suo Io.
Silvia Panniello, in Ballo da sola, racconta la storia di una donna che in parte forse le somiglia, ha la stessa profondità e resilienza, le stesse capacità analitiche, critiche e deduttive che consentono l’accesso e la piena comprensione degli avvenimenti.
La nostra bravissima Autrice giunge a un’interessante e bellissima correlazione con il kintsugi, l’arte di riparare e mettere in evidenza ciò che ha costituito un trauma. È un chiaro invito ad abbracciare le nostre ferite emotive e a trasformarle in punti di forza e di bellezza.
Silvia Panniello originaria di Foggia, si è dedicata professionalmente alle scienze motorie e alla ginnastica ritmica, ambiti nei quali ha cercato di trasmettere la sua passione agli atleti. Fin dall’adolescenza ha mostrato un forte interesse per la fotografia, soprattutto paesaggi e ritratti, spesso integrando elementi di natura e pose coreografiche. La sua curiosità l’ha portata a esplorare il teatro e il cinema, partecipando a diversi laboratori e corsi che hanno arricchito la sua espressione artistica. Ha collaborato nella realizzazione di cortometraggi e ha vinto premi in concorsi fotografici, dimostrando una particolare attenzione per la street photography, il reportage sociale e il ritratto. Silvia ha esposto in numerose mostre, incluso un prestigioso evento a Venezia, e ha organizzato mostre fotografiche di bodypainting con il patrocinio di diverse istituzioni culturali. Sta per pubblicare un photobook intitolato Svolta, che esplora un viaggio introspettivo attraverso riflessioni e immagini scattate da un treno, riflettendo su come la fotografia possa collegare mondi interni ed esterni, fissando ricordi ed emozioni.
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