Imparerai a coprire di arcobaleno
le porte nere,
gli usci stretti stretti
i cortili con solitudini bambine
Ho raccolto un fiore di loto
per farti rinascere
ogni volta che vuoi
da “Cattivi maestri” di Patrizia Burigo
Luce
dove ogni cosa sorride e sa di menta
una polvere rossa
un segno pastello
una sedia color pace
avvolta in un aroma di timo
che fa di me una piccola radice
una sorgente
una brezza di valle
da “Piano” di Antonio Andrich
La raccolta nasce dalla voglia di unire due mondi: un incontro, un’amicizia, la stima reciproca e la certezza di voler condividere le pagine di un libro, la disponibilità ad unire il proprio mondo interiore sotto lo stesso tetto. Coabitare è possibile, è un tentativo di affermare un “noi”, mettere insieme due mondi e due vissuti, l’intimità delle parole, il dentro e il fuori, l’eco e il riverbero, l’altra nostra anima. Queste poesie siamo noi, uni e diversi, che ci guardiamo da una sponda all’altra, uniti dalle acque del disgelo o errabondi sul greto arido dell’estate, queste parole sono il nostro pulsare nel vivere l’amore e il disamore, l’intimo sguardo sul percorso quotidiano, la ricerca del senso ed il distacco dal mondo dell’antropocene. Tutto raccolto in tre sezioni che fanno da filo conduttore alle poesie, che sono la nostra faccia nascosta, i tanti “io” che siamo e che si svelano nello scrivere. Leggimi due volte perché troverai un me e un noi, un vivere pieno e solitario con la tentazione permanente di un intimo e monastico isolamento, la percezione di una perdita mai colmata, una diversità che però in fondo esprime un unico sentire. Vai con lo sguardo da una sponda all’altra e troverai sempre nuove sfumature e, a distanza di tempo, forse scorgerai l’altra possibile faccia, l’altro possibile senso, l’altra di noi.
Patrizia Burigo – Ha vissuto e lavorato a Belluno, è stata insegnante di scuola media superiore.
Si è interessata da sempre di poesia e pittura. Negli anni Ottanta partecipa a varie collettive di pittura, anche fuori provincia. Espone nell’89 i suoi scritti poetici alla mostra fotografica “Esilio” al Palazzo delle Contesse di Mel. Nel 2010 inaugura una mostra personale di pittura presso la Biblioteca Civica di Limana (Bl). Segue la pubblicazione, a cura dell’Associazione Verba Volant, della silloge poetica Dietro l’angolo inserita nell’antologia “Petali”.
Continua con varie esposizioni e partecipa come poetessa a numerosi reading (organizzati all’interno dell’Associazione “Verba Volant” o in modo indipendente con altri poeti e musicisti). Organizza e partecipa a numerosi eventi culturali in vari Comuni della Provincia di cui i più recenti Suoni resistenti (2018), È scoppiato un ‘68 (2018), D’amore non si muore (25 novembre 2018), Stand by me (2019), Le verità nascoste (2019). Nel 2017 viene premiata in Campidoglio per la silloge poetica Alcune donne. Sempre nel 2017 pubblica il libro di poesie Di donne, di pietre e altre meraviglie (DBS edizioni).
Antonio Andrich – Originario di Vallada Agordina, un piccolo paese nelle Dolomiti bellunesi, risiede da anni a Belluno. Nella vita professionale si è occupato di gestione e monitoraggio nei settori della difesa del suolo, della risorsa idrica, della tutela e promozione della natura e dell’ambiente. Forestale di formazione, negli ultimi dieci anni ha diretto il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e il Parco Naturale Regionale delle Prealpi Giulie. Da sempre appassionato di poesia e di natura, amante della musica e del canto con esperienza in gruppi e cori di generi differenti. Sensibile al mondo del teatro è stato per molti anni il Presidente della compagnia di teatro dialettale Filo Comico Drammatica di Vallada Agordina. È stato obiettore di coscienza al servizio militare e attivo nel mondo del volontariato nel campo del sociale. Fa parte dell’Associazione “Verba Volant” con sede a Belluno, ha partecipato come poeta e come lettore a diversi reading in collaborazione con altri poeti e musicisti locali, tra i quali si citano: Suoni resistenti. 8 settembre 1943 (2019); Stand by me (2019). Ha all’attivo una pubblicazione dei propri scritti autoprodotta in un numero limitato di copie nel 2020.
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