Un male di vivere che ha radici lontane, in un episodio efferato che le ha contaminato per sempre l’esistenza. Ricordi violenti in cui in famiglia non trovava quell’amore di cui si è affamati fin dal primo respiro, ma solo artigli che graffiavano il cuore lasciandolo devastato come una terra di nessuno.
Lilia si ritrova adulta, ancora in lotta con i suoi demoni, con un passato ingombrante che non sa gestire e allora fa del suo cercare vendetta lo scopo della sua quotidianità.
Ma forse tutto quell’odio, tutta quell’amarezza la porteranno, con gli incroci strani del destino, a una comprensione più ampia, a ritrovare quella bambina che si era persa nel passato…
Monica De Meo è nata a Roma l’anno delle Olimpiadi (1960). È cresciuta per i primi sei anni dai nonni, con i prozii e sua zia, a Capua in Campania, poi a Milano fino all’età di tredici anni, dopodiché la famiglia si trasferisce in Svizzera, a Losanna (Suisse Romande). Ottiene il Baccalaureato Internazionale. Nel 1980 parte per un viaggio a New York di cui si innamora e dove rimane a vivere fino a che non si trasferisce a Dallas, nel Texas, dopo un divorzio. Cresce due figli da sola, un maschio, Alex, e una femmina, Helena, ora adulti e sposati. Si trasferisce a Key West, Florida, dove lavora come assistente giudiziario per un giudice di circoscrizione. Parla italiano, inglese, e francese. Ha due cani Corgi di otto e nove anni, ma la razza umana è quella che trova più affascinante. Le piace scrivere in riva al mare o sotto le foglie di una palma con la vista sull’oceano.
Ama il sorriso e odia la mendacità.
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