Sono composizioni ricche di immagini forti e suggestive, ad alto impatto emotivo quelle racchiuse in queste Cronache Folk, che suonano come le cronache di fine millennio, lacerti provenienti da territori lontani e inseplorati. E paradossalmente è così, pur se questa è una poesia densamente metropolitana, perché quello che vede e riporta sulla pagina Stefano Sperandio, è il canto degli outsider, di chi cerca e guarda sempre la terza faccia della medaglia.
Questa raccolta è particolarmente rappresentativa del pensiero dell’autore, della sua Weltanshauung fatta di piccole cose, di increspature, di interstizi in cui lui trova le verità nascoste, e talvolta scomode della nostra vita quotidiana; sono cartine di tornasole che rivelano i valori cardinali, le imprescindibili coordinate ideologiche sulle quali è fondato il suo pensiero.
(dalla Prefazione)
Stefano Sperandio è nato nel maggio dell’81 in provincia di Bergamo. Ha frequentato l’istituto agrario ed è da sempre legato alla terra e al territorio. Il folk rappresenta per lui l’espressione massima della tradizione e allo stesso tempo le radici forti della contemporaneità. Circa due anni fa ha partecipato a un concorso letterario “poeti e poesia” nel quale è stato selezionato e inserito in un’antologia poetica Parole sparse (Ed. Pagine).
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