In una sorta di diario 2.0, Grace, avvicinandosi ai trent’anni, decide di riversare il proprio mondo interiore in una serie di email che invia a se stessa. Questo gesto diventa una forma di terapia, permettendole di tirare fuori da sé pensieri, ricordi e aspirazioni, che, condivisi, possono diventare più leggeri e forse germogliare nei cuori di qualcun altro. La sua infanzia non è stata semplice: genitori divorziati, difficoltà economiche e un padre e una madre poco partecipi. Tuttavia, anziché crogiolarsi nel suo dolore, Grace ha saputo trasformare queste esperienze in lezioni preziose per il suo percorso futuro. Lo stesso vale per le delusioni amorose, che le hanno insegnato ad amare sé stessa senza riserve, ad allontanarsi da situazioni tossiche e ad abbracciare il cambiamento con coraggio. Attraverso una prosa sincera e ironica, l’autrice affronta le questioni più delicate con schiettezza, senza cadere nella banalità.
Cuore, coraggio e terapia. Tanta terapia è un’opera che spinge alla riflessione e all’empatia, raccontando le sfide quotidiane in questa ricerca della felicità che ci accomuna un po’ tutti e offrendo un’importante testimonianza della forza salvifica della scrittura.
Grace La Rocca, nata a Pistoia ma per metà siciliana, è laureata in Storia dell’arte all’Università di Firenze. È passata da guida turistica a turista per spirito di sopravvivenza. Cuore, coraggio e terapia. Tanta terapia è la sua prima opera edita.
Veruska Signori –
Oggigiorno tutti siamo sempre più presi dai social, dalle notizie da leggere alla svelta, dai filmati da guardare in modo ancora più veloce.. eppure non facciamo altro che parlare di calma, ritrovare sé stessi, ritrovare il contatto umano con gli altri.
Questo libro, piccolo, veloce, sintetico, e l’esempio pratico di come in realtà cercarla e ritrovare sé stessi, possa essere molto più veloce di quello che sembri.
Veloce, non facile, perché affrontare la parte d’ombra che ciascuno di noi ha, non è mai facile.
Bisogna imparare ad ammettere ed accettare la realtà. E oggigiorno, la realtà non è propriamente di moda. Ma sta tornando. Perché gli artifici, dopo un po’, stufano e sono tutti uguali. E inutili.
Ecco quindi una ragazza che scrive a sé stessa, scoprendo tutte le carte che compongono la sua vita: i suoi genitori, così come sono, non indorati dall’amore che, sì c’è, ma non è utilizzato per scagionare errori e problemi, ma solo per capirli. (Capire non significa giustificare. Significa rendersi conto di un altro punto di vista)
Ci sono le aspettative degli altri, e di noi stessi, che magari per anni pensiamo di voler fare un certo lavoro, per poi capire chte no, non sempre il lavoro ideale coincide con le nostre passioni.
Ci sono gli episodi più neri che, per fortuna, non capitano a tutti, ma che non debbono mai avere il sopravvento, seppur spesso si riaffacciano nella nostra mente… E che la terapia non insegnano a cancellare, perché incancellabili, ma a rendere innocui.
E poi gli amici, le amiche, e quei legami che diventano più sacri e indissolubili delle stesse linee di sangue.