Accade che quando si avvia un cambiamento, esso ne trascina con sé molti altri, a volte così tanti che ci sembra che tutto improvvisamente frani, poiché l’uomo è sì capace di grande resilienza, ma centrarsi nuovamente per trovare un nuovo equilibrio non è cosa facile e immediata. Alessandro Oliva tuttavia prende per le redini la sua vita e in un certo senso la “addomestica” con ciò che più gli dà vita: la poesia. Dedica infatti ai suoi “sconvolgenti” trent’anni trenta componimenti, in cui racchiude – ci sembra – tutto ciò che deve aver provato, ma anche quello che spera per sé.
Alessandro Oliva, nato nelle Dolomiti bellunesi, scrive poesie sin dall’infanzia, sviluppando nel corso del tempo una vera e propria infatuazione per il mondo della narrazione in qualsiasi forma essa prenda vita, dalla prosa alla fotografia, dalla musica al cinema. Realizza il suo percorso accademico nell’ambito della comunicazione, frequentando al contempo la “Bottega Finzioni” di Carlo Lucarelli, dove si misura col mondo della sceneggiatura cinematografica.
Terza decade è la prima raccolta di poesie che decide di rivelare al mondo. Vive e lavora a Milano.
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