L’ingegnere Luciano Fulcaris si è da poco trasferito nel paesino di Spinetta dove c’è un grande stabilimento chimico della Montedison. Per lui è l’occasione per avviare un processo di totale rinnovamento della fabbrica, grazie agli insegnamenti ricevuti all’università dal premio Nobel, Natta. La situazione però è peggiore del previsto. Molti dei reparti come quello dei Pigmenti Coloranti versano in gravi condizioni, con rischi concreti e immediati per la salute dei lavoratori, tanto che sono stati sinistramente ribattezzati “reparti della morte”.
Lucio Fabris è invece un giovane del posto che si è avvicinato col tempo alle posizioni del PCI, ma deciderà poi di allontanarsi da Spinetta per inseguire altri sogni e a causa di una delusione amorosa. Tuttavia col tempo tornerà a occuparsi delle questioni che hanno sempre coinvolto il suo paese.
Due storie che convergono in un grande racconto che ripercorre in forma romanzata le vicissitudini di una grande azienda che ha dato lavoro, a partire dagli anni ’20, a migliaia di lavoratori, ma che a lungo ha avvelenato il territorio e distrutto la serenità di molte famiglie. Una storia di Fabbrica fatta di dure lotte e conflitti, che rimane attuale pensando ad alcune situazioni italiane, in cui ritorna come un tragico mantra il dibattito tra salute e lavoro, tra vita di sacrifici e prospettive di sviluppo.
Claudio Lombardi è nato nel 1942 a Spinetta Marengo, sobborgo di Alessandria e sede dai primi anni del XX secolo di un’industria chimica fondata da Montecatini e ora di proprietà della multinazionale Solvay. Laureatosi in Ingegneria meccanica all’Università degli studi di Bologna, ha operato nel settore automotive ottenendo importanti successi professionali. È stato Direttore tecnico del Reparto Corse della Lancia negli anni ’80 e del Dipartimento motori F1 di Ferrari negli anni ’90. È stato poi responsabile dei motori Aprilia, in particolare del motore della RSV 1000, vincitrice dei mondiali Superbike. Conclusa l’attività tecnica è rientrato ad Alessandria, ricoprendo la carica di Assessore all’Ambiente nel periodo 2012-2017, promuovendo l’indagine epidemiologica sugli abitanti di Spinetta Marengo e zone adiacenti alla Fabbrica Solvay. I risultati hanno denunciato le gravi patologie anche tumorali che colpiscono la popolazione. Continua tuttora a dedicarsi alla denuncia del disastro ambientale provocato dal Polo Chimico di Spinetta.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.