Due iridi spaiate vagano nel silenzio della notte, nascoste tra le pieghe di un luogo senza tempo e senza storia. Gli occhi di Alges scrutano il buio, affrontano con intraprendenza e coraggio il freddo e le ombre.
Athia, il suo doppio, dalle verdi iridi, si espone con riluttanza, la sua indole timida e remissiva la pone costantemente nella condizione di cercare un’ala protettrice sotto la quale trovare riparo.
Le due gemelle sono legate dal filo doppio dell’amore e dalla stretta condivisione della quotidianità in un contesto familiare carico d’affetto. Ma a seguito di un evento luttuoso molto grave la sorte delle due ragazze muta irrimediabilmente. Il loro destino di donne marchiate, Figlie della Luna, le condurrà su due strade differenti e ognuna di loro tenterà di raggiungere l’altra non senza grandi difficoltà. La figura letteraria di Alges spicca notevolmente all’interno della narrazione. Donna generosa e profondamente passionale varca la soglia dell’umana condizione e, per Amore, contratta con la Morte e accetta il compromesso. Il moto propulsore dell’intera vicenda è il senso della speranza insito nell’animo umano, attraverso il quale tutte le cose hanno una ragione d’esistere. Alessandra Savio è una giovanissima Autrice dalle spiccate doti narrative, eccellente nel ricreare le ambientazioni, ma soprattutto nel descrivere i moti interiori dell’anima.
Il Canto della Madre, splendido e struggente, una storia di sangue, d’amore e di emarginazione.
Alessandra Savio nasce a Monza nel 2004. Si appassiona fin da bambina ai racconti di ogni genere e comincia a scrivere storie e fiabe già durante i primi anni della scuola, partecipando a concorsi ed eventi della sua città. Più grandicella intraprende la stesura del suo primo romanzo, Il Canto della Madre, pubblicando, nel frattempo, in autonomia, una raccolta di novelle e un romanzo breve. Oggi vive in provincia di Milano e si dedica agli studi ingegneristici.
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