Ci troviamo di fronte a uno dei Monumenti più significativi della storia dell’uomo, che ha coinvolto in un unico abbraccio generazioni di Costruttori. Conosciamo la storia del Duomo di Milano, narrata in dettaglio dalle cronache, ma forse non sono note le motivazioni per le quali è stato realizzato, né ci è chiaro il coinvolgimento del Cielo in quest’Opera. Lasciamo allora “parlare il Duomo” per comprendere la sua intima storia e le vere ragioni che lo hanno generato. Ci troveremo presi da un turbine di emozioni e di inimmaginabili coincidenze che si riferiscono a Matematica, Astronomia, Filosofia e Trascendenza. Il loro coinvolgimento, suggerito a piena voce dal Duomo, è fondamentale per comprendere l’unicità di quest’Opera che affascina e stupisce tutti coloro che la ammirano. Ecco la vera ragione per la quale è nato Parla il Duomo. Solo lasciandolo parlare e seguendo con attenzione il suo racconto è possibile ritrovare, in modo ampio, i criteri utilizzati dal Creatore per il Progetto dell’Universo. Ogni intervento della Trascendenza ha, infatti, sempre avuto come obiettivo l’uomo e le opere significative da lui concepite.
Gianni Arlunno è nato a Ghemme (NO) il 28 maggio 1943; architetto, già docente di Scienze delle Costruzioni presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. Ha esercitato la professione di architetto nelle principali città italiane e all’estero in Israele, Arabia Saudita, Nigeria. Ha realizzato l’Ottagono di Cristallo all’interno del Duomo di Milano. Appassionato cultore delle origini e del progetto dell’Universo, ha ricercato i parametri alla base del “Tutto”, riscontrabili nella natura, nella geografica e nelle opere significative costruite dall’uomo. Ha prodotto numerosi testi riguardanti tali argomenti, approfondendo anche lo straordinario mondo della viticoltura quale riferimento sostanziale per ciò che la natura ha saputo donarci. Nella sua attività l’Architetto sviluppa e valorizza gli aspetti più significativi che le opere possono trasmettere all’uomo. La sua produzione letteraria, iniziata nell’anno 2000, prosegue reinterpretando, in diversi modi, l’interesse e la passione per tutto ciò che ci circonda.
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