Una vicenda appassionante d’altri tempi che prende vita durante le grandi migrazioni verso l’America, terra dei sogni che ha visto molti fallire, ma tanti altri conquistare quello status tanto agognato, e arriva agli anni Sessanta del Novecento.
Un tesoro risalente a quel periodo viene inaspettatamente rinvenuto, ma farà veramente la felicità di chi lo trova?
Senza dubbio è la preziosa testimonianza di un animo nobile che ha raggiunto la pienezza del suo essere attraverso una ricchezza utilizzata per far del bene e non per un mero desiderio di nutrire il proprio ego.
Patrizia Conforti è nata il 16 giugno 1953 a Dubino (SO), un tranquillo paese che si colloca tra la punta nord del lago di Como e le montagne della Valtellina.
Da sempre appassionata di libri, ha studiato e si è laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Si è adoperata per trasferire con gioia il suo sapere ai ragazzi adolescenti, insegnando la lingua francese per quasi quarant’anni presso la scuola media di Chiavenna (nella stessa provincia), una ridente cittadina, che, pare, sia legata per alcuni motivi addirittura a William Shakespeare.
Espansiva e desiderosa di conoscere, ha viaggiato in Italia e in Europa, attratta dall’arte e da tutto ciò che è storia.
Solo di recente (periodo Covid), ha iniziato a scrivere per provare il piacere di costruire qualcosa di personale. Il primo (breve) romanzo thriller (lasciato nel cassetto, non edito), scritto solo “per mettersi alla prova”, come un artigiano che costruisce un tavolino, lo ha intitolato Il sapore dell’acqua. La seduzione dell’oro, rappresenta invece una testimonianza importante (e più sentita), ispirata dai ricordi di famiglia.
Attualmente vive a Dubino, col marito Angelo e il cane labrador Coco. Spesso è a Bruxelles, dove vive il resto della famiglia (figlio, nuora e le due piccole nipotine, Chloe e Daphne).
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