Giacomo è un uomo di mezz’età che lavora in un bar della stazione di Bologna, ed è anche un attento osservatore. Analizzare le voci e i movimenti di chi riempie quel continuo andirivieni è diventata un’abitudine, proprio come lo era per Anna, la sua amata compagna, stroncata da una malattia sei mesi prima.
Anna era un’insegnante di liceo che si dedicava con passione ai suoi studenti, al punto da invitarli a casa quando preoccupata per le loro vicende personali. Da un po’ di tempo, però, l’attenzione di Giacomo è tutta rivolta a Maria, una giovane donna un po’ smunta ma affascinante che percorre la banchina senza mai salire sul treno. A renderla ancora più enigmatica sono le lettere che Maria abbandona in stazione e che Giacomo conserva, prima di fare una scoperta inaspettata: aveva già conosciuto Maria quindici anni prima, era stata una delle alunne di Anna, e ora è tornata per mettere in discussione le pratiche didattiche e l’umanità della donna proprio con Giacomo. Maria aveva frequentato la casa della coppia quando una questione più grande della sua età l’affliggeva, e Giacomo, nel rivederla, è turbato e attratto al tempo stesso. Cos’è avvenuto in passato? Chi dice la verità? Emilia Montevecchi racconta una coinvolgente storia d’introspezione dell’animo umano, ricca di spunti di riflessione, rivelazioni e colpi di scena.
Emilia Montevecchi è nata a Santarcangelo di Romagna, ma da più di trent’anni vive a Mantova. Ha due figli, Francesca e Andrea, ed è nonna di due adorati nipotini, Lorenzo e Leonardo. È maestra elementare e ama il suo lavoro stimolante e creativo. Appassionata di lettura, nel tempo libero viaggia in camper in cerca di posti tranquilli dove poter leggere e rilassarsi.
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