Nei primi mesi del 2019, Linda fa un sogno in cui rivede la nonna Abeba: non sa spiegarselo e fatica a interpretarlo, ma la visione la riporta al suo passato e a quello della sua famiglia prima di lei. È il 1936 quando la piccola Abeba e la sua famiglia, dopo un lungo viaggio dall’Eritrea, arrivano in Etiopia in una base militare italiana, e qui, dopo poco, un soldato la prende con sé per farne la sua sposa. Da questo momento Abeba è costretta a diventare una donna, dimenticando per sempre i giochi da bambina, i suoi fratelli e i suoi genitori. È proprio con la sua storia che inizia quella di Linda, che comprende le vicissitudini dei suoi nonni e quelle dei suoi genitori, la guerra e la dittatura militare del Derg, fino alla nuova vita in Italia.
Linda Giusti nasce ad Asmara (Eritrea) il 13 novembre 1980, ed è la quinta figlia di una famiglia numerosa, allegra e amorevole. Conseguito il diploma presso la scuola italiana di Asmara, si trasferisce a Milano.
Dopo aver trovato lavoro presso un’azienda farmaceutica, dal 2007 vive felicemente con il suo compagno e i due figli.
La passione per la scrittura la accompagna fin da bambina; la sensazione di riuscire a liberarsi dalle paure e dalle emozioni mettendole su carta fa sì che nel corso degli anni collezioni una numerosa serie di diari e ricerche. Nel tentativo di trovare una risposta alla sottile connessione tra esperienze di vita, spiritualità e logica, dà vita a VIXI.
Nel 2022 lascia il lavoro e decide di dedicarsi a ciò che sognava da sempre, seguendo così la sua passione: condividere con gli altri le proprie esperienze, raccogliendole in un unico manoscritto.
Semhar –
Grazie per questa fantastica condivisione…
Ho letto questo libro in un solo fiato… emozionante, forte, talmente vivido e potente nella sua narrazione che sentivo sulla mia pelle ogni istante del vissuto dell’autrice e della sua famiglia…