Quando il giovane Tancredi porta gli amici in visita in Sicilia a casa del nonno, loro ancora non immaginano quanto resteranno colpiti dalle storie da lui scoperte. I ragazzi vengono proiettati tra la marina e il cassero di Palermo, al tempo della Rivolta del Sette e Mezzo, scoppiata nel 1866 contro la monarchia sabauda usurpatrice e il re “Galantuomo”. Le novelle portate alla luce estraggono dall’oblio le sofferenze del popolo, patite invano per difendere la propria terra, la propria cultura, il proprio lavoro e la propria identità. In quello scenario devastato da miseria, inganni, sogni infranti e innocente sangue versato, si decretano nuovi schiavi e s’inseriscono nuovi padroni; poi ci sono ancora anime che chiedono giustizia, come quella di Elena dei Principi di Lagoscuro (donna nobile quanto i suoi ideali), del tenace canonico Gaetano Bellavia, di Rosalia Zappalà (madre e lavoratrice instancabile) e del Prefetto patriota Luigi Torelli, tutti travolti dal vortice di massacri, soprusi e oppressioni.
Con uno stile coinvolgente, e tracciando protagonisti appassionanti, Iolanda Cosentino ci catapulta nella Storia, nelle vicende di una ribellione da non dimenticare. Attraverso la sua narrazione ridà voce al grido sordo delle genti di una terra meravigliosa, colpite ingiustamente da un velo di oscurità.
Iolanda Cosentino Florio insegna Filosofia e Storia presso il Liceo “C. Salutati” di Montecatini Terme, dove è Coordinatore del Dipartimento di Filosofia e Storia e Referente d’Istituto di Educazione Civica.
Ha recentemente partecipato a diversi convegni di interesse storico-filosofico in qualità di relatore.
Ha pubblicato un saggio, Il granduca Leopoldo fra Riformismo e Risorgimento in Toscana, a cura del Comune di Monsummano Terme, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
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