Luigi Lisi dà vita a un testo onirico, un percorso di anime in divenire che, attraverso gli eventi – e i tormenti – della vita in una particolare e complessa realtà storica, l’epoca bizantina, si dimostrano rappresentazioni ideali di una scoperta di sé oltre il tempo e lo spazio. Quelle che qui troviamo artisticamente composte sono parole scelte con cura e grazia a sondare aspetti spesso ignoti perfino al loro portatore, in un’atmosfera rarefatta di misticismo e a tratti brutalità, in una fusione inebriante e al contempo conturbante.
Luigi Lisi nasce a Bari l’11 novembre del 1968. Mostra fin dalla tenera età una spiccata sensibilità introspettiva, estetica e contemplativa, nonché una fervida immaginazione. Già nella sua fase preadolescenziale comincia a scrivere poesie e a interessarsi al contempo di argomenti religiosi, filosofici, morali, storici, geografici, artistici, scientifici. Frequenta il Liceo classico “Socrate” a Bari e si diploma nel 1987. Dopo essersi iscritto alla facoltà di Chimica Farmaceutica, opta per il cambio di corso e frequenta l’indirizzo Storico-artistico della Facoltà di Lettere, prima per due anni a “La Sapienza” di Roma (dove conosce e studia l’arte bizantina), poi presso l’Università “Aldo Moro” della sua stessa città, dove si laurea qualche anno dopo con una tesi di Storia Bizantina sui Santi mirobliti. Nel frattempo consegue anche il diploma del liceo socio-pedagogico e comincia a insegnare in una scuola privata nella Primaria per tre anni e poi, dopo la Laurea, nella scuola secondaria per altri 27 anni fino a oggi. Vive a Bari, è sposato e ha 4 figli. Dal 2012 al 2018 ha studiato Antropologia Personalistica Esistenziale e Sophianalisi a Taranto, nel Centro per lo Sviluppo della Persona, collegato alla Sophia University of Rome del professor Antonio Mercurio. Questa è la sua prima pubblicazione.
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