Perché? Perché questo libro è così potente?
Perché Francesca è presente a se stessa, non può dimenticare le tanto difficili parti di sé, il dolore, il tormento e la tormenta che sicuramente la scuotono – come potrebbe non essere così? eppure torna, torna sempre a se stessa, e in questo suo tornare porta con sé una piuma di consapevolezza, conquistata spesso a fatica, ma che subito aggiunge alle altre e che le permettono di elevarsi ogni volta con un soffio leggero in più.
Francesca Tirico è nata a Jesi (AN) il 5 marzo 1984 da genitori lucani e vive a Roma. È affetta da una rara e gravissima malattia genetico-metabolica degenerativa che le impedisce di muoversi autonomamente e di parlare, la carenza enzimatica di adenilsuccinato liasi, che tuttavia non le ha impedito di completare il percorso scolastico. Si iscrive infatti alla scuola materna ed elementare “G.G. Belli”, dove, nell’ambito di un laboratorio di poesie, inizia a comporre attraverso il metodo della comunicazione facilitata. Il progetto sperimentale “Comunicazione facilitata e continuità didattica”, approvato dal Provveditorato agli studi di Roma e dal M.I.U.R., le ha permesso di frequentare la scuola media “Pinelli” e il Liceo Scientifico “Tullio Levi Civita”, seguendo il normale percorso scolastico. Si è diplomata con 93/100 ed è attualmente iscritta alla Facoltà di Medicina ed Odontoiatria dell’Università La Sapienza di Roma.
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