Agata è una ragazza sensibile, a volte un po’ maldestra ma in gamba. Nell’ultimo periodo però il lavoro è un punto che le sfugge. Quando l’ennesimo contratto non le viene rinnovato, si rende conto di dover cercare delle alternative dal momento che l’impiego serale al ristorante, come cameriera, non basta più ad assicurarle una stabilità. Stabilità che pare mancarle anche negli affari di cuore; i ragazzi che la corteggiano si rivelano camaleontici e alquanto particolari. Solo la sua amica Cassy e il suo gatto Bobbi paiono essere punti fermi nella sua vita. Finché gli eventi, casualmente, prendono una strana piega. Agata ritrova alcune lettere appartenute a sua nonna che, piano piano, le svelano misteri impensabili appartenuti alla sua famiglia. Chi è la destinataria di quelle missive? E che cosa ha a che fare con sua nonna? La curiosità la porta a immergersi sempre di più in quelle letture, entrando in un vortice di segreti che nessuno mai le ha rivelato. Nel contempo anche la sua vita arriva a svolte inaspettate che l’aiuteranno, a sua insaputa, a prendere coscienza di sé stessa. Fabiola racconta una storia delicata, intensa e sorretta da una protagonista per la quale è naturale provare empatia.
Sono nata nel 1978, nel mese di luglio, e lavoro come impiegata in un’azienda ceramica. Vivo in un piccolo paesino in provincia di Reggio Emilia con il mio compagno e la mia gatta. La passione per la scrittura si è manifestata in me sin dall’infanzia. Nelle estati trascorse a casa dei nonni, nei mitici anni ,90, mi dilettavo a scrivere storielle per far divertire mia sorella minore. Ma solo pochi anni fa ho iniziato a considerare questa passione come qualcosa di concreto, di condivisibile e così ho deciso di partecipare ad alcuni concorsi letterari trovati on-line. Con mio stupore, nonostante non faccia parte del settore e non sia laureata in lettere, ho ottenuto risultati degni di nota. Questi mi hanno spronata ad andare avanti e a tentare di creare qualcosa di più di semplici testi. Per il primo romanzo che ho scritto mi sono ispirata a una parte della vita di mia nonna paterna, che ritengo una donna dalla tenacia ineguagliabile e un esempio. Ho impiegato tre anni per trovare la giusta formula e per redigerlo in modo che chiunque lo leggesse capisse quanto coraggio, questa persona comune, avesse dovuto tirar fuori per non lasciarsi trascinare dagli eventi. Mi auguro solo che lei ne sia fiera, dovunque ora si trovi, perché l’ho scritto per lei, per celebrare la sua forza.
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