Sara ha un pezzo di cuore di troppo. Una sensibilità unica e personalissima che le fa sentire troppo le persone e ciò che le accade intorno. Cresciuta in una famiglia benestante a Biella, a Sara non è mancato nulla di materiale, ma ha affrontato il deserto sotto il piano dei sentimenti, con due genitori sempre pronti a darsi battaglia e senza un briciolo di amore da restituire. L’esperienza in Germania ai tempi del liceo ha però foggiato il carattere di Sara, l’ha resa più indipendente e determinata anche se tutto ciò non basta. Ora a vent’anni la ragazza che tutti etichettavano come secchiona è caduta nella spirale della depressione e della solitudine. Risalire sembra un’impresa, eppure tutto è possibile per chi desidera fortemente vivere, fare esperienze e scoprire realtà lontane e diverse da quelle intorno a cui ruota un paese di provincia.
L’autrice nasce nel vecchio millennio, ma condivide le problematiche e la solitudine delle nuove generazioni. La sua famiglia è benestante. Molto presto, però, ciascun famigliare prende la propria strada nella vita. Questo porterà JJ a porsi delle domande esistenziali, le cui risposte andranno cercate tanto lontano quanto basta per scavare dentro sé stessi. Il viaggio sarà quindi la sua evasione preferita: l’incontro con gli altri, la conoscenza priva di giudizio, l’accettazione del diverso. La possibilità di ricominciare da capo, dove nessuno conosce i tuoi errori e le tue debolezze. La possibilità di essere amati. Scappare. JJ si pone spesso una domanda semplice quanto distruttiva: “sei felice?”. Tra i suoi studi economici e il lavoro, tra le amicizie, in viaggio e le delusioni della vita, questa domanda è come il suono di un pendolo nella mente dell’autrice. In fondo, il viaggio dentro sé stessi sarà la strada infinita che ci seguirà passo passo. E sarà impossibile sottrarsi al suo richiamo.
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