[…] Il diktat ora non è solo sopravvivere fisicamente, ma anche provare a rimanere sani di mente. Già, perché sui social, unica finestra sul mondo, si innalzano forti le voci del complotto, delle multinazionali che vogliono far collassare il sistema economico, dei medici dittatori che iniettano nelle menti il male della falsità. Il coronavirus non esiste. Si rischia il corto circuito della dissociazione mentale. Specie per chi in casa è solo, e magari non ha nemmeno un animale domestico cui aggrapparsi. Sviluppiamo una specie di ritrosia verso i desideri, che teniamo lontani come la peste. Marzo e aprile sono mesi angoscianti, composti di giorni sempre uguali, conditi da frustrazione, sirene di ambulanze, megafoni che ci urlano di “stare a casa”. E solitudine. Soprattutto solitudine. E rassegnazione. Ci assalgono i rimorsi per quanto si poteva fare e non si è fatto e magari non si potrà far più. Chi lo sa. Non sappiamo quando finirà, ma una cosa è certa: niente sarà più come prima. […]
Dalla prefazione di Giuseppe Palladino
Cristina Dean è nata nel 1992 in Friuli Venezia Giulia e nel 2016 si è laureata in Fisioterapia. Assieme alla passione per il proprio lavoro, ha coltivato sempre un grande interesse nei confronti dell’arte, della cultura e della storia. Il desiderio di scoprire, creare e immaginare l’ha portata a sperimentare le tecniche del disegno e della scrittura. Un foglio bianco e una matita sono diventati col tempo gli strumenti ideali per esprimere idee, pensieri, emozioni e sentimenti.
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