Frammenti di vetro, sparsi e insidiosi feriscono il lungo incedere di Luigi nell’oscuro labirinto della sua esistenza. I raggi del sole che filtrano dalle imposte colpiscono le schegge, donando loro particolarità caleidoscopiche. Ogni scomposizione e relativa trasformazione delle immagini riporta Luigi al vissuto, al dialogo interiore, al confronto con i suoi fantasmi e alle impossibilità ad accettare la sua esistenza. La staticità letargica lo inibisce negli slanci e impeti trasportandolo in una dimensione di affannosa ricerca. Il suo passato è costantemente presente. Dopo aver vissuto in istituti previdenziali fino alla maggiore età, lo zio Leopoldo, suo mentore e guida, lo accoglie in casa. La sua vita inizia da qui, con l’amore disperato e assoluto per Milena: pagine d’amore drammatico, legato a una triste vicenda. Milena è intrisa di rabbia e di passione. Anche lei letargica e assonnata non va oltre i suoi pensieri e al suo risentimento, crede possibile vivere affacciandosi al suo trompe l’oeil e rivivere quei momenti…
Letargo ovvero La finestra traslata è il secondo romanzo della trilogia di Carlo Amadio. Struggente e Carico di pathos, il lirismo poetico giunge al parossismo e rivela un’emozione travolgente, ma è anche una analisi accorta dei tempi politici trascorsi che hanno caratterizzato il nostro Paese, una condanna all’emblema del capitalismo che si erge a padrone assoluto degli esseri umani.
Carlo Amadio è nato a Milano ove la famiglia si sera trasferita per motivi politici. Ha vissuto a Trastevere negli ultimi anni di guerra, poi ancora a Milano fino al 1953, anno del definitivo rientro a Roma. Al quarto anno di Liceo ha avuto un breve ma intenso periodo letterario pubblicando quattro gialli da edicola e due novelle. Conseguita la maturità scientifica si è inscritto ad Architettura laureandosi a pieni voti con pubblicazione della tesi.
Per alcuni anni ha svolto attività didattica presso la facoltà e con Cattedra presso gli ITIS fino al 1993. Ha svolto la professione per cinquant’anni, redatto Piani Urbanistici e Progettazioni di Edilizia Civile e Sociale. Letargo ovvero La finestra traslata è la seconda parte della Trilogia che comprende Conoscere per capire e Apologia di reato ovvero La Piazza attraversata dall’Asse dell’Universo.
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La finestra traslata è un romanzo coraggioso.
Attraverso una struttura architettonica complessa vengono narrate le vicende di Luigi, orfano adottato da uno zio anticonformista, ambientate tra Roma e la provincia laziale nella seconda metà del XX secolo.
Una prosa analitica e variegata, caratterizata da una lucidità che nei momenti più sapidi della storia rasenta il crudo realismo; una prodigiosa mimesi della complessa, frammentata coscienza di un personaggio dalla vita bel al di fuori del comune; queste sono le cifre stilistiche di un romanzo che non ha paura di affrontare alcuni tra i temi più scomodi della recente storia nazionale quali il terrorismo, le lotte economiche e sociali, l’immigrazione, la rivoluzione dei costumi e delle relazioni sociali.
Marco Ugolini –
La ricerca della normalità, prima ancora della felicità, sembra essere la meta a cui aspira Luigi Rinaldi. Chi ha un passato familiare innominabile e non conosce che un incomprensibile accanimento su di sé, si aggrappa a quel poco che gli è stato concesso, e quando gli viene sottratto fa di tutto per riaverlo. Proveniente da una famiglia annientata dal terrorismo, Luigi ha conosciuto dopo un’infelice infanzia in istituto un periodo di serenità: l’affetto dello zio Leopoldo e l’amore di Milena, all’interno della limitata comunità del paese di Luna di Roma. Persi traumaticamente entrambi, ricomincia la solitaria lotta per la sopravvivenza con il trasferimento a Roma, dove il giovane studia alla facoltà di Lettere e lavora. Ma la vita continua ad essere eterodiretta: anche se allietata dalla relazione con la zia di Milena, la docente universitaria Clarissa, la frequentazione di studenti della propria facoltà rimanda al mondo del terrorismo. Così come appare problematico mantenere il lavoro per chi è schedato dalla polizia. Perfino il rapimento di Clarissa appare oscuramento legato ad una sorta di continua attenzione da parte dello Stato nei confronti di un soggetto sempre sospettabile.
A questo destino sembrerebbe sottrarlo solo l’amore per la sua antica fiamma, mai dimenticata, neanche quando a conclusione del favoloso viaggio voluto dalla zia Clarissa, fatto insieme a Capri, dalla finestra sullo splendido panorama dell’isola annuncia inspiegabile che tra pochi giorni si sposerà, come in effetti avverrà. Eppure quel panorama goduto dalla finestra sulla baia rimarrà per Luigi e Milena il ricordo indelebile. Neanche l’amore profondo, cerebrale e anestetico per Tullia la collega dell’Università protetta dal misterioso Galliano riesce a dilavare il ricordo di Milena, mentre la cessazione dell’ultimo aleatorio legame ha il valore delle ricerca di una ricostruzione esistenziale e politica.
Ritornato a Luna e ristabilitosi nella casa dello zio, Luigi decide di ospitare una famiglia di clandestini africani, che di fatto hanno occupato solo in parte il casale, e con i quali sente di condividere l’esperienza di perseguitati, e riallaccia la relazione con Milena, nelle diverse situazioni politiche e sociali createsi nel tempo nel paese..
Finalmente la tranquillità? No, il romanzo si chiude con una nuova separazione, questa volta alla ricerca della verità sulla fine della propria famiglia.
La complessa vicenda narrata richiama l’eredità pesantissima del secolo delle ideologie, le cui conseguenze continuano a condizionare la vita di tutti coloro che, direttamente o indirettamente, ne furono investiti, in modo speciale riguardo al terrorismo. Tale fenomeno condizionò militanti e i loro familiari, nonché tutto l’apparato statale che lo fronteggiò, ingaggiando con esso una lotta senza quartiere che a volte oltrepassò i limiti della stessa legalità, mentre alla rieducazione fu spesso preferita la pura e semplice repressione.
“La finestra traslata” è il secondo volume di una complessa trilogia a cui molti avvenimenti del romanzo alludono, rendendone necessaria la lettura per la completa ricostruzione. Tuttavia la ricerca della pace di Luigi, Milena, Jack e le persone da loro amate può essere seguita autonomamente. Fino ad indurre amare riflessioni in chi rifletta sui rapporti tra lo Stato italiano, il cittadino e le istituzioni che ne dovrebbero regolarne i rapporti.