Alessandro è un uomo maturo, ha cinquantaquattro anni ma sembra poco più di un ragazzo e prova un amore sconfinato per la sua piccola Lavinia, avuta da una relazione ormai terminata. È un pubblicitario, un art director, ha una grande passione per le auto d’epoca e, come molti, nutre dei forti pregiudizi nei confronti dei rumeni. Finché un giorno conosce Julia, una giovane ragazza transilvana che sta vivendo una relazione sentimentale complicata ed è in rapporti non idilliaci con la propria famiglia di origine. Nonostante la grande differenza di età, tra i due scoppia in breve tempo una complicità che li porta a non poter più fare a meno l’uno dell’altra, ma nubi nere si addensano all’orizzonte.
Massimo L’Abate, nato a Roma, dice di sé che forse ha iniziato prima a disegnare che a parlare. Entrato da giovane nel mondo della pubblicità, lavora come art director per varie agenzie internazionali, fino ad aprire, a 27 anni, il suo laboratorio creativo. Un’altra passione, quella per le automobili, qualche anno dopo, lo porta a fondare una società che fornisce ricambi, consulenza e restauri per le auto d’epoca inglesi. A 58 anni l’arrivo di una figlia che ha totalmente stravolto la sua vita e che considera l’esperienza più straordinaria e bella, la più impegnativa e gratificante. La vena artistica e creativa che lo ha sempre accompagnato cerca sfogo anche nella scrittura, senza avere la pretesa di essere “letteratura”, ma semplicemente cercando di raccontare pezzi di vita vissuta, tra realtà e fantasia.
In copertina: dipinto dell’Autore.
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