Il giovane e determinato Ivano si prepara ad affrontare il suo primo giorno di lavoro come archivista in una biblioteca di sette piani, sontuosa e ricca di volumi pregiati; un impiego da favola se non fosse per la sua ostinata acrofobia che lo rende insofferente agli ambienti vasti e dotati di una notevole altezza. Ivano accetta ugualmente la sfida perché ritiene che chi non combatte le proprie paure non diventerà mai nessuno, ma non immagina quanto queste paure verranno stimolate nel profondo. Fa conoscenza di tutto il personale che qualcuno definisce “una grande famiglia”, eppure la notizia di libri rari rubati e i suoi stessi sensi lo inducono a percepire tutt’altro, fino a deformare la realtà che gli è di fronte. Mentre allucinazioni inquietanti e incubi minacciosi lo tormentano, avverte che qualcosa di malevolo e misterioso serpeggia tra le sale della biblioteca e la confinante abbazia; del resto è proprio un libro in cui si è imbattuto che lo avverte di non fidarsi di nessuno. Ivano si accorge di essere precipitato in un rifugio infernale, che sarà costretto a esplorare e in cui dovrà lottare per evitare di perdere la sua anima e la sua luce.
Con fervida creatività e ricercatezza, l’autore costruisce un mondo fantastico, suggestivo e oscuro dove indaga nelle emozioni più intime e selvagge dei suoi personaggi, esibendo uno stile scorrevole e un linguaggio dalle venature poetiche.
Ivano Papi (Roma 11/07/1979 – Parma 01/10/2019) Si è diplomato in Cinematografia e Televisione all’istituto Professionale R. Rossellini di Roma.
Ha vissuto gli ultimi anni a Reggio Emilia.
Da sempre appassionato del genere noir ha lavorato come bibliotecario presso una delle più famose e importanti biblioteche della Capitale da cui ha tratto l’ispirazione per scrivere Il Rifugio dell’Inferno.
In copertina disegno dell’autore.
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