Primavera 2020. Nel periodo in cui il mondo si è fermato per il lockdown indetto per fronteggiare l’emergenza Covid-19, il Commissario Leonardo Belli vive la sua Roma, vuota, silenziosa, senza traffico, guardandola con occhi diversi e aprendosi a una serie di riflessioni personali mentre indaga su un nuovo caso: il misterioso omicidio di un uomo e del suo cane. Un caso solo in apparenza irrisolvibile che invece nasconde un’insolita verità. Con Il caso non esiste, attraverso il personaggio del Commissario Belli, lo scrittore Pietro Antonucci racconta il suo punto di vista sull’esperienza del lockdown, mentre pone al lettore un interrogativo: se un giorno dovessimo incontrare il nostro doppio, il nostro sosia, come cambierebbe la nostra vita?
Pietro Antonucci, nato a Frosinone 54 anni fa, ciociaro DOC, studia a Roma ingegneria meccanica perché da sempre attratto dalla meccanica di precisione, dagli orologi alle automobili. Da oltre 25 anni si occupa di formazione e consulenza aziendale. Scout dall’età di 10 anni nell’associazione FSE dove svolge nel tempo numerosi incarichi. Appassionato di alpinismo come del mare vissuto con la barca a vela. È al suo primo libro.
Scrittore per caso sempre che il caso esista.
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