Nel momento in cui il poeta è chiamato ad esprimere le proprie emozioni, spesso la scelta ricade su quelle più travolgenti e turbolente. Ma le emozioni, si sa, sono refrattarie ai limiti imposti dalle parole scritte.
Eppure, nella raccolta di Gabriella, ho trovato una poesia cadenzata, che invita tanto alla riflessione quanto alla passione.
Tinte delicate, versi morbidi e sospesi, per chi ha bisogno di ricaricarsi per poter partire di nuovo.
Ed è proprio in funzione di questi momenti di quiete che scatta la grinta e la passione, come la spinta ad un gigantesco pendolo nel momento giusto.
Ma se la spinta viene data nel momento sbagliato, si rischia di essere travolti.
È infatti il movimento, contenuto nel titolo dell’opera, il grande protagonista di questi versi.
E quando ad essere inerti sono le emozioni, la sospensione diventa insostenibile e subentra il freddo, la vittoria della lontananza spirituale su quella fisica.
E infatti, quando si arriva al conflitto tra mente e cuore, la calma è completamente infranta.
E il silenzio rimane solo esterno.
Alessandro Capotosti
Gabriella Olivieri nasce in Svizzera nel 1977 e vive a Penne, in Abruzzo, con il marito Lorenzo e i figli, Benedetta e Matteo. Laureata con lode in Lingue e Letterature Straniere, lavora da 8 anni in un’azienda internazionale del lusso, nel settore moda, nel ruolo di HR Business Partner. Questa è la sua opera prima.
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