Il loro era un rapporto profondo che forse un giorno sarebbe sfociato in un amore, ma questo chissà solo il destino lo avrebbe scritto, accompagnando per sempre i nostri giovani uno nella mano dell’altra perché in fondo la vita è una grande sfida e bisogna lottare tutti i giorni affinché i sogni si avverino.
Giselle vive ad Ajaccio con l’amorevole padre Aris e il resto della sua aristocratica famiglia. Nulla le manca se non l’affetto della madre Maria, venuta a mancare ma sempre presente nel suo cuore, come ricorda l’incisione riportata su un albero della collina in cui la giovane si rifugia nei momenti di riflessione. Ed è lì che conosce Ivan, anche se i suoi occhi profondi le suggeriscono che lo ha già visto prima, ma l’incontro con il ragazzo ne rivela i modi villani, che a Giselle non vanno a genio. Eppure, scorge in lui un’anima malinconica che ha bisogno di essere indirizzata verso il bene. Ancora non conosce la vita dolorosa di Ivan, segnata dalla povertà, dall’ombra delle malefatte commesse (che la riguarderanno molto da vicino) e dal rapporto di odioamore con Lisa, la perfida madre, donna arrivista in grado di architettare piani diabolici per sottrarsi alla miseria, ma marchiata da un passato feroce che ha devastato la sua ingenuità di una volta. Tanti gli intrighi e le novità che Giselle dovrà affrontare: segreti famigliari che vengono a galla; nuove relazioni, passioni e confronti anche con se stessa; eventi devastanti e minacce da sventare. L’autrice delinea una storia coinvolgente e ricca di colpi di scena, in cui il bene e il male sono separati da un linea sottile e i personaggi, colti nella loro ricerca di ciò che è giusto o sbagliato, affascinano fino alla fine.
Marilisa Barberio nasce il 04 aprile del 1979. Vive la sua adolescenza a Corazzo (in Calabria), piccola frazione di pochissimi abitanti. Attualmente risiede a Reggio Emilia insieme a suo marito e ai suoi splendidi figli. La scrittura rappresenta la sua libertà nell’esprimersi. Esordisce con il libro L’albero dei ricordi, che le ha conferito una menzione d’onore in un interessante concorso letterario. La frase che più la rappresenta è: “Dedica la tua vita a coloro che ameranno pronunciare il tuo nome”.
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