“Dove il nuovo muore e il vecchio rinasce, lì ci rivedremo” è la frase incisa sul carillon lasciato nelle mani di una bambina alle porte di un orfanotrofio. Così Camelia si affaccia alla vita, con il peso di un’appartenenza ignota e di sensazioni surreali che con il passare degli anni alimentano il suo bisogno di scoprire cos’è ciò che le manca e che sente di dover conoscere. Scoprirà gli intrecci che compongono la tela di una storia che va ben oltre la sua e che lei possiede solo in minima parte, capirà che la ricerca di se stessi porta a scontrarsi con verità spesso difficili da affrontare e la sua brama di conoscenza la condurrà a scoprire qual è il suo posto nel mondo.
Simona Varallo, 1995, vive a Milano. Ha scelto fin da piccola che avrebbe studiato arte e si sarebbe specializzata nel mondo della moda, poi, dopo il suo percorso universitario e all’inizio di quello professionale, realizza che è la scrittura, più di tutto, ad assecondare la sua sensibilità e la sua personalità curiosa e malinconica. Scrive da sempre per dar sfogo alla sua mente senza far leggere mai a nessuno e, dopo qualche anno, trova il coraggio di provare a rendere più concreta anche questa grande passione. Oggi sogna di poter parlare alle persone attraverso le sue pagine, per condividere con il mondo storie, reali e immaginarie, che possano connetterci agli altri e farci sentire tutti meno soli e più compresi. La scrittura non ha soltanto il potere di insegnare ma anche di farci entrare in contatto con le parti più nascoste di noi stessi, di farci riflettere, viaggiare e migliorare la nostra vita cominciando dall’interno.
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