Un testo imponente che si dà un obiettivo altrettanto ambizioso: offrirci una visione completa della storia, partendo dal basso, da uno spaccato autentico di una Perugia concreta, fatta di voci e di eventi umani, piuttosto che di atti eroici e giganteschi eserciti. A partire dalla metà del Diciannovesimo Secolo, seguiremo le pieghe di una vita che è stata immersa nella storia e nella politica, adeguando la propria posizione mentre il mondo cambiava. Schieramenti politici, evoluzioni culturali, la ricostruzione di uno Stato unitario, una guerra mondiale… tutto viene raccontato e spiegato con un riuscitissimo miscuglio fra tradizione orale, ricche documentazioni ed interessanti riflessioni. Chi è il Burchia? Per scoprirlo esiste un solo modo: aprite il libro e… buon viaggio.
Rino Fruttini è nato a Perugia il 28 dicembre 1942, dove vive tuttora con la famiglia. Da poco più di un anno, pensionato atipico, si occupa di saggistica, soprattutto storia locale (umbroperugina), e oltre. All’inizio dell’estate si avvia al suo buen retiro di campagna. L’attività orticola, con i suoi impegni agricoli ed i risultati di “autoconsumo” dei suoi frutti a “Km zero”, si articola con quella di scrittore, oltre a sporadiche consulenze di marketing alle piccole e medie imprese. Progettare imprese, gestirne lo start up, e “posizionarne” prodotti e/o servizi nei rispettivi mercati di riferimento, infatti, negli ultimi quindici anni, è stata la sua professione a tempo pieno. Dal 1967, appena laureato, ben sei imprese private – oltre ad avere svolto a Roma nella Segreteria Generale del Ministero del Bilancio per quattordici anni le funzioni di esperto di economia e finanza – sono state sue datrici di lavoro, nelle funzioni e responsabilità del marketing. Talentuose velleità di scrittore, fin dal liceo, lo hanno spronato a scrivere articoli; prima sul giornale di istituto (l’anno della sua direzione fu portato dalla veste ciclostilata alla veste tipografica) poi per molti anni sulle pagine locali de “La Nazione” e de “Il Messaggero”. Dal 1998 al 2003 ha scritto articoli di economia su “La Discussione”. Il costante impegno in politica, dai lontani anni Sessanta, come militante, prima nel PLI, poi nella DC e suoi epigoni partitici, in dibattiti, discussioni, polemiche, convegni, fin quasi ai giorni nostri, gli ha consentito di maturare una sensibilità particolare verso gli accadimenti di cronaca politica e di costume del Novecento e la lettura della loro storia, con una lente di ingrandimento critica e smaliziata. La sua tesi di Storia Economica del 1966, imperniata su ricerche di archivio della Perugia medievale, venne pubblicata dalla Deputazione di Storia Patria dell’Umbria, laureandosi così in Economia e Commercio all’Università di Perugia. La Saga del “Burchia” è la sua opera prima. Sta preparando un altro libro dal titolo paradossale Quasi come Forrest Gump e qualche altro libro di storia e/o di marketing, alternati all’impegno orticolo-floreale. Il tutto in una originale e impegnativa filiera “colturale” , in un mix fra il contadino e l’uomo di lettere.
In copertina: scorcio di Via Luigi Bonazzi, lo storico più famoso di Perugia
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