«Il rendiconto sicuramente più preciso di tutti quelli che ho visto finora sulla caduta del Muro».
Riccardo Ehrman
«Una ricerca ampia e straordinariamente accurata».
Vanna Vannuccini
Con la caduta del Muro di Berlino tutti i simboli della Repubblica Democratica Tedesca sono crollati uno ad uno, lasciando spazio a prodotti e stili di vita occidentali. Con una sola eccezione: Unser Sandmännchen (‘il nostro Sabbiolino’) era una trasmissione per bambini che andava in onda la sera sulla tv di Stato della Ddr e il cui protagonista aveva il compito di accompagnare i giovani te-lespettatori tra le braccia di Morfeo, spargendo su di loro la sua sabbia magica. Come tutti i prodotti della propaganda, anche Sabbiolino era pensato per far crescere le nuove generazioni nel mito del socialismo. Nonostante questo è riuscito a vincere la corrente contraria che, dopo la Wende, ha visto una progressiva occidentalizzazione della parte est della Germania, approdando al di là del Muro. Anzi, ad oggi, può essere considerato uno dei simboli più fulgidi della cosiddetta Ostalgie, ossia la nostalgia per alcuni aspetti di quella drammatica vicenda che fu la Ddr, depauperati ormai di ogni valenza politica e vissuti come simulacri di un’infanzia mitica e lontana. Narrare un periodo così delicato della Storia attraverso il personaggio di Sabbiolino fornisce quindi una chiave di lettura valida ed inedita, per raccontare con delicatezza il brusco passaggio di un’intera generazione all’età adulta.
Francesco Pietro Cristino è giornalista, vice-caporedattore della redazione Interni del Tg1. È stato collaboratore dell’emittente radiofonica multilingue Funkhaus Europa del servizio pubblico tedesco ArdWdr.
Vincitore per due volte del Premio Campione dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia, è autore del documentario tv Good bye Vietnam – L’Italia e l’avventura dimenticata dei boat people.
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