Non sognarmi è il racconto della giovinezza, di avventure sbagliate, di incontri che tolgono il fiato senza essere destinati a durare a lungo e di quegli sguardi che si incrociano per non lasciarsi mai più. A fare da colonna portante del libro ci sono le storie individuali di Michela, di suo fratello Graziano e, anche se più sullo sfondo, della loro famiglia. C’è il confronto costante con i loro amici, la voglia di ribellarsi a una vita statica, il tentativo di crescere con le gioie e i dolori che questo comporta, e il desiderio folle di amare e far trionfare l’amore sopra ogni cosa. Lucilla Berti ci presenta queste vicende con un ritmo incalzante, che ci invita a leggerle tutte d’un fiato.
Lucilla Berti è nata a Roma nel 1974 in una famiglia composta da cinque persone. Ha sempre vissuto a Roma, dove ha frequentato il Liceo Ginnasio Giulio Cesare, che è stata un’ottima palestra in cui coltivare l’amore per la lettura e per la scrittura, e l’Università La Sapienza di Roma, dove si è laureata in Giurisprudenza nel 2001.
Dopo la Laurea, la sua vita lavorativa si è svolta prevalentemente in aule di Tribunali civili, dove ha effettuato il tirocinio obbligatorio per la professione di avvocato.
Si è sposata nel 2012 e suo marito l’ha sempre incoraggiata a scrivere, avendo intuito il suo desiderio di farlo.
Non sognarmi è il suo primo romanzo.
Giovanni Fascinelli –
E’ un libro avvincente e delicato che porta luce alla grande tematica dell’amore, principalmente adolescenziale. Si legge tutto di un fiato!
Beatrice Mancini –
Questo libro ci porta nel mondo dei ragazzi e mostra con grande delicatezza le loro fragilità, ma anche la loro determinazione e il coraggio di non arrendersi, contrariamente a quanto accade ai loro genitori, ai cosiddetti adulti, che invece si perdono senza grandi possibilità di redenzione. E’ una storia romantica costruita però secondo lo schema tipico del giallo che lascia spazio a momenti di suspense e di attesa. Davvero un bel libro, molto piacevole da leggere.
roberta valenti –
un messaggio della cui conferma abbiamo sempre bisogno: omnia vincit amor
Roberto Lorenzetti –
C’è la freschezza e la spontaneità tipica delle opere d’esordio, che compensano ampiamente ciò che di più “tecnico” e completo si raggiunge nella maturità. L’autrice non si limita a raccontare e descrivere il mondo e le vicende adolescenziali, ma con il linguaggio, le espressioni e la stile narrativo da lei adottati ci riporta e ci fa vivere in tempo reale quella stagione della nostra vita.