Una intensa vicenda narrata con delicatezza, ma allo stesso tempo con lucido realismo, che saprà toccare corde molto sensibili del lettore.
Angela, una bella ragazza, moderna e realizzata nel lavoro, trova finalmente l’amore, quello tanto desiderato e sognato da tutte le donne.
Ali è bello, affascinante, gentile. Ma ciò che in un primo momento è solo luce e felicità si trasforma ben presto in un’esistenza piena di ombre, divieti, regole. Quanto vale la vita di una donna?È lecito che in nome dell’amore e di principi di una religione non sua vengano stravolte tutte le sue convinzioni, non possa più frequentare i suoi cari, tanto meno fare visita a quelli non più in vita al cimitero?Lentamente comincia per la protagonista una presa di coscienza che la farà dubitare delle sue scelte. Ma riuscirà a riappropriarsi della sua vita? È lecito subire o si deve in ogni modo contrastare quello che è a tutti gli effetti un furto dei propri pensieri, sentimenti, ideali?
Jasmine, donna piena di carattere, molto attiva nel sociale, che ha ritenuto necessario, nella stesura di questo libro, denunciare quella violenza nascosta che, spesso, rovina l’unità delle famiglie, e che ha origine dall’arroganza maschile e da ogni integralismo.
Fatima, libera professionista che si occupa di integrazione sociale e che ha avuto, tra i suoi clienti, donne delle più varie etnie, che nelle loro confidenze le hanno aperto il loro vissuto familiare.
Spesso, all’interno delle famiglie, si consumavano veri e propri atti di violenza, con o senza deturpazioni fisiche, e anche lei ha ritenuto di prestare la sua voce per la denuncia di questi orrori.
Entrambe hanno poi ritenuto di non far rischiare un riconoscimento da parte delle loro fonti, anche se da queste pagine le ringraziano sentitamente per aver avuto il coraggio di confidare loro il proprio dolore.
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